Presentazione Squadre 2022: Ag2r Citroën
La Ag2r Citroën spera di poter continuare sul solco tracciato nel 2021. Dopo i tanti nuovi innesti dello scorso anno, la compagine transalpina quest’anno ha mantenuto la stessa ossatura capace di vincere una tappa in ogni GT nel 2021, sfruttando anche il fatto che tanti dei corridori che hanno fatto bene sono giovani o giovanissimi. L’obiettivo principale potrebbe essere quello di cercare una Monumento, obiettivo dichiarato e sfumato lo scorso anno, mentre per quanto riguarda i GT si andrà ancora a caccia di successi parziali, pur senza trascurare la possibilità di curare la classifica generale in caso di congiunture favorevoli, come accaduto lo scorso anno a Ben O’Connor sulle strade del Tour de France.
Gli uomini più attesi
La forza di questa squadra nel 2022 sarà probabilmente proprio quella di poter contare su vari uomini in grado di vincere in vari momenti della stagione. Quello che esce meglio dal 2021 è sicuramente Ben O’Connor, che tornerà sulle strade del Tour per andare a caccia di quel podio solo sfiorato lo scorso anno. A seconda della situazione di corsa, però, l’australiano potrebbe trasformarsi anche in battitore libero e andare a caccia di successi parziali, come ha già dimostrato più volte in carriera di poter fare.
In ottica classifica generale, però, ci sarà da tenere d’occhio anche il talentino Clément Champoussin. Il classe ’98 ha vinto una tappa e chiuso in sedicesima posizione alla scorsa Vuelta e potrebbe essere pronto a un ulteriore step per cominciare a lottare in salita con i migliori al mondo. Il potenziale sembra esserci tutto. Più che sulle classifiche, però, la formazione francese vuole concentrarsi sulle vittorie e per questo ha in organico molti corridori versatili.
Non ha bisogno di troppe presentazione Greg Van Avermaet, che però è atteso a un riscatto. La prima stagione con la nuova maglia non è stata troppo esaltante per l’ex campione olimpico, rimasto a secco di successi e in grado di salire sul podio solo al Giro delle Fiandre. Proprio il Fiandre insieme alla Roubaix e alla Sanremo saranno i principali obiettivi del suo 2022. Per quanto riguarda la vecchia guardia, ormai non ci si aspetta molto da Oliver Naesen, che dallo stop per la pandemia non è riuscito più a tornare ai livelli precedenti, mentre c’è curiosità su quello che riuscirà a fare Bob Jungels, che spera di potersi mettere definitivamente alle spalle gli infortuni che hanno tormentato la sua stagione.
Ci sono però tantissimi altri corridori in rampa di lancio, a partire dal nostro Andrea Vendrame. Il corridore veneto sembra ormai aver raggiunto la maturità agonistica, certificata anche dal successo di tappa al Giro d’Italia, e sembra in grado di vincere su sempre più terreni grazie alla sua resistenza e al suo spunto veloce, che gli permettono di mettere nel mirino varie corse di un giorno, a partire ovviamente dalla Milano-Sanremo. Corridore da Classiche è anche Benoit Cosnefroy, che nel 2021 ha vinto la sua prima corsa WorldTour alla Bretagne Classic e che quest’anno vorrà migliorare ancora, magari facendosi vedere soprattutto nelle Ardenne e ottenere quindi il primo successo al di fuori dei confini nazionali.
Confini nazionali dove ha brillato anche Dorian Godon, splendido vincitore della Coppa di Francia, ma probabilmente ancora non a livello dei corridori precedentemente citati. Per questo motivo, il transalpino avrà sicuramente il suo spazio nelle corse minori, ma nelle Monumento e in corse di altissimo livello dovrà mettersi ancora al servizio della squadra. Discorso più o meno simile per Aurélien Paret-Peintre, che nel 2021 ha scoperto una versatilità che in pochi avevano notato in lui, andando a vincere persino una corsa in volata a inizio anno, ma chiudendo anche in quindicesima posizione il Tour de France dopo aver lavorato per O’Connor. Il 2022 sarà l’anno in cui proverà a capire dove ha i più ampi margini di miglioramento.
Dovrà essere invece l’anno del riscatto per Lilian Calmejane, che nemmeno con il suo debutto nel WorldTour è riuscito a invertire il trend negativo degli ultimi anni, a causa anche di alcuni problemi fisici. Sulle strade dei GT hanno già dimostrato di potersi far valere Geoffrey Bouchard e Nans Peters. Il primo ha vinto la maglia di miglior scalatore in due diversi GT in carriera, dimostrando così tutta la sua bravura in salita che lo rende un importante uomo squadra, ma anche corridore in grado di attaccare da lontano nelle tappe più dure. Discorso simile per il classe ’94, che in carriera ha vinto una tappa sia al Tour che al Giro e che nel 2022 cercherà di arricchire il bottino.
Negli ultimi anni la squadra fa un po’ fatica invece nel reparto velocisti puri, trainati da Clément Venturini, che continua a piazzarsi più o meno con regolarità, ma che non riesce mai a regalare un acuto. Lo scorso anno è arrivato a dargli man forte Marc Sarreau, che però non ha avuto molte occasioni e spera nel 2022 per tornare a quel successo che gli manca ormai da oltre due anni.
Le giovani promesse
La squadra transalpina quest’anno potrà contare su dei neo professionisti che arrivano nel WorldTour dalla categoria Under 23, dove hanno ottenuto importanti risultati. Si tratta di Paul Lapeira, vincitore del Trofeo Città di San Vendemmiano e del Piccolo Lombardia, di Valentin Paret-Peintre, quarto al Giro del Belvedere e terzo alla Parigi-Tours di categoria e Antonie Raguel. Quest’ultimo, a differenza degli altri due, nella passata stagione ha potuto fare molte esperienze tra i professionisti: il team Groupama – FDJ Continental per il quale ha militato, infatti, gli ha permesso di correre gare come Le Samyn, la Volta Valenciana e il Circuit de Wallonie.
Lapeira e Paret-Peintre, invece, arrivano dalla squadra satellite e dalla formazione under 23 del team e avranno bisogno di un po’ più di tempo per adattarsi alla nuova categoria, anche se il primo dei due l’anno scorso è stato stagista con questa maglia. Per tutti e tre questi corridori, comunque, in questo primo anno l’obiettivo sarà soprattutto quello di fare esperienza e capire a quali traguardi poter ambire in futuro.
Non sono al primo anno tra i professionisti, ma sono comunque giovani che ancora devono mostrare tutto il loro potenziale, Clément Berthet e Nicolas Prodhomme, che hanno già militato nella passata stagione con questa formazione facendo intravedere qualcosa di interessante. Il primo è arrivato in squadra solo ad agosto, dopo i problemi della Delko, ed ha chiuso subito il Giro di Polonia in quattordicesima posizione. Il secondo, invece, ha corso tutto l’anno con questa maglia, mettendosi in mostra con alcuni piazzamenti, come il settimo posto nell’ultima tappa della Volta Algarve e il nono in quella del Pico Villuercas alla Vuelta a España. Già quest’anno potrebbe essere utile a capire se potranno migliorare ancora e ambire a qualche risultato di rilievo. A questi due nomi può essere aggiunto anche quello di Antohny Jullien, passato professionista l’anno scorso senza però riuscire a essere protagonista in prima persona.
Risultati sono attesi anche da parte di Jaakko Hänninen e Damien Touzé, due corridori su cui la squadra transalpina ha puntato molto, ma che ancora non hanno fatto vedere i risultati sperati. In particolare, lo scandinavo era arrivato in squadra nel 2020 forte del terzo posto conquistato tra gli under 23 nell’impegnativo mondiale di Innsbruck, ma è ancora alla ricerca della sua dimensione tra i professionisti. Dovrà invece provare a confermare quanto di buono fatto nel 2021 Stan Dewulf, che proprio nell’ultima corsa della stagione, la Boucles de l’Aulne, ha ottenuto la prima vittoria della sua carriera. Il 24enne belga, che nella seconda parte dell’anno ha ottenuto buoni piazzamenti soprattutto nelle corse di un giorno, si è rivelato uno dei migliori nuovi arrivi del team e, forte dei risultati ottenuti, il prossimo anno potrebbe avere più spazio proprio in queste gare.
La squadra
|
|
|
Da Ekoï è già Black Friday! Tutto il sito al 60%! |
Ascolta SpazioTalk! |
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming |